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Ebook: L'articolo 116 del codice civile. Nulla osta per il matrimonio in Italia del cittadino straniero Guida operativa per gli ufficiali di stato civile.

Ebook: L'articolo 116 del codice civile. Nulla osta per il matrimonio in Italia del cittadino straniero Guida operativa per gli ufficiali di stato civile.
Codice prodotto: ebook006
Categorie: Ebook 
Autore: Gabriele Casoni
Edizione: 18/11/2013
€ 19,00

L'art. 116 del codice civile è da sempre croce e delizia (più croce) degli ufficiali di stato civile, quotidianamente alle prese con un istituto giuridico, invero contenuto in poche parole, tra i più complessi in materia matrimoniale. La ragione delle complicazioni che sorgono in un ambito praticamente infinito di casi ed ipotesi di lavoro, risiede nell'obbligata commistione tra le normative straniere, la disciplina comunitaria e l'ordinamento dello stato italiano che, tra diritto internazionale privato, codice e regolamento dello stato civile, sovrappongono differenti legislazioni, il più delle volte tra loro disallineate.

L'arduo compito dell'ufficiale dello stato civile sta proprio nel far "collimare" gli obblighi posti dal codice civile con le normative di altri paesi, il tutto nel rispetto della legge 31 maggio 1995 n. 218 (diritto internazionale privato). Per dirla banalmente infatti, il problema è proprio questo: deve essere rispettata la legge italiana quanto a capacità matrimoniale, ma devono essere rispettate anche le leggi straniere quando i nubendi (o uno dei due) sono di cittadinanza straniera, perchè gli artt. 23 e 27 della citata legge n. 218/1995 statuiscono rispettivamente che la capacità di agire dei cittadini stranieri e la loro capacità matrimoniale sono regolate dalle leggi del loro Stato di appartenenza al momento del matrimonio. Il "precipitato" risultante dal confronto delle norme e leggi italiane e straniere deve inoltre e contestualmente soddisfare il principio della "non contrarietà all'ordine pubblico italiano", con ciò intendendosi la condivisione giuridica dei principi costituzionali e, più in generale, con l'ordinamento legislativo italiano, così come previsto dall'art. 16 della legge n. 218/1995.

La legge 15 luglio 2009, n. 94 aggiunse, ce ne fosse stato bisogno, un ulteriore "fatica" istruttoria per l'ufficiale dello stato civile che, in sede di pubblicazione matrimoniale e di celebrazione vera e propria del matrimonio doveva accertare il regolare soggiorno del cittadino straniero.

Del tutto prevedibile, la Corte Costituzionale, con sentenza n. 245/2011, dichiarò l'illegittimità costituzionale dell'art. 116, primo comma, laddove l'improvvido intervento legislativo aveva previsto il possesso del requisito della regolarità del soggiorno allo scopo di poter contrarre matrimonio da parte dei cittadini stranieri

Intorno all'art. 116 del codice civile è stato scritto parecchio, in dottrina e per fonti ufficiali, e non mancano pronunce giurisprudenziali tra le più controverse, delle quali si darà conto nel presente volume. Ciòi che s'intende qui soddisfare è l'esigenza, in più sedi rilevata, della disponibilità di una trattazione, per quanto minima ed essenziale, che riassuma gli istituti normativi, i concetti giuridici e le conseguenti prassi amministrative, quali fondamenti delle azioni ed a base conoscitiva per le valutazioni dei casi che si possono presentare all'ufficiale dello stato civile.